mercoledì 7 aprile 2010

Effetto Cassandra al contrario: le tossine che ti escono dai piedi


Quello che ho chiamato "Effetto Cassandra" è la nostra tendenza a non credere alle cose alle quali non ci fa piacere credere. Esiste anche, però, la versione opposta - quella di voler credere invece alle cose alle quali ci fa piacere credere. Qui, esamino una novità fra queste cose che sarebbe bello se funzionassero: "aqua-detox" il trattamento che ti toglie via le tossine dal corpo facendole uscire dai piedi.


Qualche settimana fa, a una cena fra amici, una signora ha raccontato della nuova cura che stava facendo: immergere i piedi in una vaschetta piena di una soluzione di qualcosa dove, per miracolo, si materializzano le "tossine" che escono dai piedi, purificando così l'organismo. Nessuno dei convenuti (me incluso) ha ritenuto di dover approfondire facendo domande forse imbarazzanti alla gentile signora. In ogni caso, l'impressione generale (incluso quella della signora) sul trattamento era - direi - di piacevole sorpresa. Mi è parso che i commenti si possano riassumere come, "Certo, è un arnese un po' strano, ma guarda che cosa non riescono a inventare oggi!"

Tornato a casa, ho ritrovato facilmente su internet l'arnese descritto dalla signora sotto il nome di "acqua detox"  (www.aquadetox.it). E' una cosa inventata in America, apparentemente nel 2004. Sembrerebbe essere una specie di elettrolizzatore che forma delle bolle nell'acqua.

Quelli che vendono aquadetox stanno abbastanza attenti a evitare di dire esattamente cosa si cura con il loro arnese. Però, non si peritano di raccontare le storie più strabilianti sul fatto che serve a "liberare il corpo dalle tossine" (qualunque cosa voglia dire). In uno dei siti che ho trovato ci viene raccontato di aquadetox che "il cambiamento delle tonalità presenti nell’acqua, generato dalle tossine espulse, è infatti la testimonianza delle diverse tipologie di residui rilasciati dalla terapia di purificazione. C’è il marrone che individua le scorie di fegato e tabacco, il verde intenso che riporta alla cistifellea e il rosso da abbinare al sistema circolatorio. Allo stesso tempo la schiuma bianca individua i grassi presenti nel corpo e i metalli pesanti vanno ritrovati nei granelli neri." (non do il link a questo sito, per carità di patria)

Allora, quando si va a criticare un oggetto commerciale come lo è aqua-detox bisogna stare attenti. Un mio collega, anni fa, aveva scritto la parola "imbroglio" a proposito di un trattamento industriale che era effettivamente un imbroglio. Come risultato, gli è arrivata una querela per diffamazione e si è dovuto presentare in tribunale a difendere le leggi della termodinamica. La causa l'ha vinta, ma la bega è stata notevole.

Di conseguenza, non dirò in questa sede che "aquadetox" è un imbroglio, una bufala, una fesseria, una delle peggiori idiozie che mi sono capitata sotto gli occhi negli ultimi tempi. Lascio a voi il giudizio. Vi invito soltanto a consultare certi siti dove si sono fatti dei test come per esempio un articolo sul "Guardian" dove hanno fatto la prova sperimentale più ovvia: hanno fatto funzionare l'arnese senza nessun piede dentro e notato che la roba marrone nell'acqua si forma anche così. Ovvero, le famose "tossine" sono un risultato dell'ossidazione degli elettrodi; ruggine, insomma. Se poi date un'occhiata alla pagina della cosiddetta "ricerca" riportata dal produttore, forse vi potrebbe venire il dubbio che non ci sia proprio tanto supporto scientifico per questo arnese. Se cercate "aquadetox" e "scam" su google ne troverete di cose itnteressanti. Insomma, se ne venite alla conclusione che è proprio un imbroglio non vi posso dare tutti i torti (ma io non l'ho detto).


Pensando a questa storia dell'aquadetox non c'è da meravigliarsi se ci sono evidenti sintomi di rigetto verso la cosiddetta "medicina alternativa." Omeopatia, agopuntura, riflessologia plantare e tutto il resto. La medicina alternativa era partita come una buona idea per cercare di superare le limitazioni evidenti della medicina convenzionale. L'idea di curare il paziente come una persona intera (e non come un singolo organo) era e rimane buona. Il problema è che la medicina alternativa si sta autodistruggendo col tollerare che qualsiasi ciarlatano inventi qualche strano aggeggio e lo usi per abbindolare i gonzi. Il meglio che si può dire della maggior parte delle terapie alternative è che non fanno danni, ma quando vengono usate in sostituzione di una vera terapia, allora ne può fare; come nel caso della cura al bicarbonato contro il cancro.

In sostanza, il metodo scientifico è l'unico filtro possibile per eliminare le fesserie dalle cose buone. Nella medicina convenzionale, con tutti i suoi difetti, questo filtro c'è e perlomeno elimina le cose peggiori. In quella alternativa, manca totalmente; o almeno così mi sembra. Per esempio, una mia conoscenza che fa medicina alternativa per professione mi ha fatto inorridire non molto tempo fa dicendomi senza scomporsi: "Il cancro? Ora si cura con il bicarbonato". Ci sono sicuramente persone serie che fanno medicina alternativa, ma ho il dubbio che i ciarlatani abbondino.

Il problema è che il metodo scientifico non ha fatto breccia che in una minima frazione della popolazione. Anche fra gli intellettuali, sono pochi quelli che sono in grado di ragionare in termini di verifica sperimentale delle affermazioni che si fanno. Questa carenza di cultura scientifica si sente in tantissimi campi: dalla medicina alla questione climatica. Quando, per esempio, la gente ti dice in tutta serietà che i ghiacci polari si stanno espandendo e non contraendo mostra semplicemente la propria incapacità di valutare i correttamente i dati.

Non c'è un rimedio ovvio se non cercare di diffondere la cultura scientifica per quanto possibile. Però, perlomeno certe assurdità ce le potremmo risparmiare!