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venerdì 27 novembre 2015

Pericolo di esplosioni di metano nella Penisola di Yamal

Da “The Siberian Times”. Traduzione di MR (via Maurizio Tron)

Di Anna Liesowska

Ci si aspetta che si formino altri crateri a causa di tali eruzioni, man mano che il permafrost fonde – e SONO causate dal riscaldamento globale che rilascia gas metano.


Gli scienziati del rispettato Istituto di Geologia e Geofisica Petrolifera Trofimuk insistono che il processo per cui si sono formati una serie di crateri è stato causato dalla fusione di idrati di gas e dalle emissioni di metano. Immagine: Vladimir Olenchenko/Trofimuk Institute of Petroleum Geology and Geophysics

Una nuova spedizione ad uno dei misteriosi buchi giganti siberiani scoperti negli ultimi anni ha concluso che è un segno di avvertimento di una minaccia mortale per le regioni settentrionali man mano che il clima si scalda. Gli scienziati del rispettato Istituto di Geologia e Geofisica Petrolifera Trofimuk insistono che il processo per cui si sono formati una serie di crateri è stato causato dalla fusione di idrati di gas e dalle emissioni di metano. Questo si accumula in un pingo – un tumulo di ghiaccio coperto di terra – che poi erutta causando la formazione di strani buchi che sono apparsi lungo i margini dell'Artico russo. Un pingo che si crede possa esplodere 'da un momento all'altro' ora viene costantemente monitorato da un satellite spaziale russo nel tentativo di cogliere il momento in cui avviene l'eruzione. Si crede che il processo sia simile al fenomeno del Triangolo delle Bermuda che ha visto la scomparsa di navi ed aerei. Questo è stato causato da una grande eruzione di metano al di sotto dell'Oceano Atlantico. Gli scienziati avvertono anche di una terribile minaccia alle città ed ai paesi nell'estremo nord, ed agli impianti di esplorazione del gas e relativi gasdotti.